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Andrew Faber, un inno alla meraviglia dei piccoli gesti

2024-02-10 23:04

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Pastorale Universitaria Oristano, Andrew Faber, Poesia, Miriam Crobu, Ufficio pastorale universitaria cultura evangelizzazione digitale Arcidiocesi di Oristano,

Andrew Faber, un inno alla meraviglia dei piccoli gesti

È sorprendente la sua capacità di tradurre in poesia, con una semplicità fresca e disarmante, ciò che alberga nel cuore di tanti.

Andrew Faber, pseudonimo di Andrea Zorretta, nasce a Roma nel 1978. Autore e poeta contemporaneo italiano – appassionato di musica e letteratura – inizia a scrivere i suoi componimenti nel 2013. Eccelso, senza troppi fronzoli, arriva al cuore e indaga l’intimo. Parole cariche di emotività interiore, sensibilità acuta e delicata che raccontano momenti intimi e quotidiani.


Andrew scrive per emozionare: puoi percepirne il profumo dei versi, soprattutto quelli d’amore.


È sorprendente la sua capacità di tradurre in poesia, con una semplicità fresca e disarmante, ciò che alberga nel cuore di tanti.


Le sue parole sono un inno alla genuinità, all’innocenza.  Un inno alla meraviglia dei piccoli gesti: quelli veri, autentici, concreti ormai un passati di moda. Un inno alla bellezza di chi sa farsi dono per essere presenza edificante, accogliente e benefica. Un inno alla semplicità silenziosa, pacata, riservata, ma speciale.


Un invito a riscoprire e a coltivare la bellezza delle piccole cose, per tornare a meravigliarsi e a inebriarsi di sentimenti puri e belli.


 


Mi innamoro



dei piccoli gesti.



Silenziosi, di cui nessuno si accorge.



Che non amano fare rumore.



Che non amano farsi scoprire.



Di un amico che si avvicina al tuo orecchio



quando vede che all’improvviso sparisci



e ti sussurra un semplice “ehi...”



Di chi inizia a sparecchiare



prima che tutti si alzino da tavola



e lo fa sorridendo, senza chiedere aiuto.



Di chi ti aspetta al tavolo



e per te ha già ordinato una birra.



Di chi paga il conto



mentre tu sei in bagno a lavare le mani.



Di chi, con gli occhi



è capace di abbracciare



baciare



e sfiorare.



Di chi è costretto



a guardarsi i tramonti da solo.


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Di chi non ha tempo



però il tempo lo trova



Delle persone che in macchina



si tengono per mano



come se il vento dai finestrini



potesse farle volare via.



Di chi beve non per dimenticare



ma per ricordare.



Di chi si spettina oggi



di sogni, di vita e di poesia



perché domani potrebbe essere tardi.



Di chi dorme abbracciato sui treni.



Di chi dice: ho visto un posto meraviglioso



e ti ci devo portare.



Di chi ha capito almeno una volta



nella vita



che le persone non cercano amore



per essere cambiate



ma solo e soltanto per essere amate.



Di chi non pecca di superficialità



e invece di chiederti come stai



ti chiede se sei felice.



Mi innamoro di chi si trova a suo agio



nei piccoli attimi di bellezza.




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Mi innamoro di chi pratica gentilezza



con quello che ha



che può essere poco



che può essere niente.



Mi innamoro di quelli invisibili,



di quelli che nessuno vede.



Io credo in loro.



In quelli che nessuno nota.



In quelli in cui nessuno crede. 



Andrew Faber



Miriam Crobu


Nasco in casa nel lontano 1979.


Docente di Scuola primaria,


sono appassionata di letteratura, canto, musica e poesia.


Vivo di emozioni: le mie e quelle degli altri.


Sono un’inguaribile sognatrice.








Dialoghi 

interdisciplinari 

su comunicazione 

e innovazione